Un cane sotto la scrivania o un gatto sopra per lavorare con il sorriso. E’ nel giorno del Blue Monday, il terzo lunedì di gennaio, etichettato come il più triste dell’anno, che arrivano i dati di una ricerca della University of Lincoln secondo cui portarsi il proprio animale domestico in ufficio fa registrare un aumento significativo della capacità di concentrarsi e un maggior livello di benessere. Di sicuro le feste natalizie sono ormai un lontano ricordo e le temperature rigide, unite alla pigrizia invernale, mettono alla prova i buoni propositi di un 2020 in cui essere più produttivi e “in palla” elaborati appena tre settimane fa. Ma un rimedio anti-tristezza c’è.
UN DIPENDENTE SU TRE E’ PIU’ CONCENTRATO SUL LAVORO
Secondo la ricerca dell’università inglese le persone che portano spesso il proprio cane in ufficio hanno una maggiore soddisfazione nella gestione casa-lavoro (+14,9%) – ad esempio nell’equilibrio tra impegni di lavoro e quelli familiari – e una superiore qualità di vita lavorativa (+16,9%). Migliorano anche la concentrazione sul proprio lavoro (+33,4%) e il benessere generale (+4,7%), con maggiori livelli di felicità e di soddisfazione per la propria vita. Ma ci sono vantaggi anche per l’impresa. Lo conferma Purina, azienda del settore PetCareche ha supportato lo studio compiuto qualche mese fa e che negli uffici milanesi di Assago e nello stabilimento veneziano di Portogruaro ha concretamente realizzato un ambiente pet-friendly.
LA GUIDA PER CREARE UN PERFETTO UFFICIO PET-FRIENDLY
Purina, attraverso la “Pets at Work Alliance”, promuove inoltre la creazione di un ambiente lavorativo aperto agli animali nelle aziende, affinché portare il proprio amico peloso sul posto di lavoro diventi una possibilità per tutti. Sul sito della società è disponibile una guida con video, slides, consigli pratici e bozze di documenti a disposizione di chi vuole trasformare il proprio posto di lavoro in uno spazio che accoglie gli animali durante l’orario d’ufficio. Anche le imprese traggono beneficio quando creano un ambiente pet-friendly: i dati della ricerca della University of Lincoln rilevano come le persone che portano il proprio cane al lavoro abbiano una maggiore dedizione (+16,5%) rispetto alla norma, con un aumento generale del 14,4% nell’attaccamento verso la propria professione.
– Gennaio 2019 – Un cane sotto la scrivania: Purina, Unicredit, Ats Milano e gli altri
– Giugno 2018 – Un lavoratore su tre porta il cane in ufficio (e due su tre vorrebbero farlo)
© Guido Minciotti – Il Sole 24 Ore