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Nove italiani su dieci dicono sì agli animali in Costituzione

I tempi per inserire nella nostra Costituzione la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi, della biodiversità e degli animali sembrano essere maturi, almeno secondo l’indagine demoscopica di Ipsos realizzata per conto della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente: è d’accordo il 91% dei cittadini.

L’indagine, eseguita ai primi di aprile, mostra che gli intervistati attribuiscono molta importanza al tema della sostenibilità in relazione alle scelte alimentari (il 40% si dichiara ben informato sull’argomento e il 52% ne ha comunque sentito parlare), che chiedono alla politica di occuparsi di ambiente e transizione ecologica (“importante” per il 93%), tutela degli animali (88%), che approvano la proposta di modifica della Carta, all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato. I dati completi dell’indagine nella galleria che segue.

✅ GERMANIA, AUSTRIA E SVIZZERA, PAESI “ALLEVATORI” MA CON GLI ANIMALI NELLA CARTA

“Un messaggio chiaro al Parlamento e la conferma che il presidente Berlusconi è ancora una volta vicino agli italiani ed ha visto giusto nel promuovere, da sempre, questa riforma”, commenta Michela Vittoria Brambilla (Fi), presidente dell’associazione e dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali. Ma è un percorso non scontato, dal momento che la Lega ha rovesciato sul sentiero un macigno di oltre 246mila emendamenti. Nonostante tutto, Brambilla ci crede: “Gli animali sono esseri senzienti, come tali vanno considerati e trattati. Molti altri Paesi, anche a noi vicini, hanno già compiuto questo passo di civiltà. Stati come la Germania, l’Austria o la Svizzera, per esempio, che contano molto sull’allevamento eppure non hanno avuto problemi ad inserire il rispetto per gli animali nella loro Costituzione. Dobbiamo seguirne l’esempio, approvando senza se e senza ma il nuovo testo dell’articolo 9 della Costituzione e le altre modifiche che attuano il principio”.

🗞 Fonte Il Sole 24 Ore

 

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