Studi preclinici fanno notare meno segni infiammatori.
ROMA, 8 Febbraio 2021 – In futuro una nuova immunoterapia potrà aiutare a sconfiggere l’allergia al gatto. A dirlo è uno studio dell’Istituto di Sanità del Lussemburgo che, in un articolo pubblicato su Allergy, la rivista ufficiale dell’Eaaci, l’Accademia europea di Immunologia clinica e allergia, ha evidenziato il potenziale di alte dosi di una specifica molecola (l’oligonucleotide Cpg), nel modulare con successo la risposta allergica del sistema immunitario al principale allergene del gatto (il Fel D1), inducendo così una reazione di promozione della tolleranza e annullando i principali segni distintivi dell’allergia ai gatti.
I ricercatori hanno analizzato i meccanismi molecolari alla base di questa tolleranza e hanno proposto un approccio immunoterapico pre-clinico per migliorare il trattamento e il controllo di questo tipo comune di allergia.
L’allergia ai gatti è caratterizzata da un’ipersensibilità e da un’eccessiva risposta immunitaria a determinati allergeni associati ai felini, in particolare proprio FelD1, una proteina che si trova tipicamente nella loro saliva, nelle ghiandole, nella pelle e nel pelo. Le manifestazioni di allergia al gatto possono variare dai sintomi lievi allo sviluppo di condizioni gravi come rinite e asma, con esiti potenzialmente fatali.
La farmacoterapia è un’opzione per le forme più lievi ma, spiegano i ricercatori, l’immunoterapia allergenica specifica può garantire un trattamento efficace e più duraturo nei casi più avanzati.
Fonte 🗞 ANSA