Mentre Londra metterà in campo una serie di leggi per la protezione sia di quelli domestici, che di quelli da allevamento, in Italia nel resto d’Europa va avanti il dibattito sul tema.
Il Regno Unito riconosce, anche legalmente, che gli animali sono “esseri senzienti”, una svolta che comporterà tutta una serie di nuove tutele per loro, da quelli domestici a quelli degli allevamenti. Una richiesta di introdurre questa definizione nella nostra costituzione è stata avanzata in Italia, ma ad oggi è bloccata in Parlamento.
George Eustice, segretario per l’ambiente, ha applaudito la decisione del governo britannico che ha reso il Regno Unito “il primo Paese al mondo ad approvare leggi sul benessere degli animali”. Le nuove misure stabilite dal governo britannico includono non solo il divieto della maggior parte delle esportazioni di animali vivi, ma anche quello dell’importazione di trofei di caccia, tra cui l’avorio e le pinne di squalo. Inoltre verrà impedito di dotare i gatti di microchip, di utilizzare collari elettronici per l’addestramento e di tenere i primati come animali domestici. Come sottolinea il Guardian questa riforma costituisce una vittoria per gli animalisti inglesi, che hanno portato avanti questa battaglia per decenni. Per questo James West, di Compassion in World Farming, un gruppo di pressione, ha affermato di essere “lieto che il governo abbia finalmente confermato che gli animali sono esseri senzienti dotati di sensibilità”. Londra ha previsto che i nuovi provvedimenti verranno introdotti attraverso una serie di leggi e si parla anche di un potenziale divieto di vendita del fois gras, la specialità francese che viene prodotta grazie all’alimentazione forzata di oche e anatre. Inoltre, particolare attenzione verrà data al controllo del furto di animali domestici e del contrabbando di cuccioli, diventato un problema crescente soprattutto durante il periodo della pandemia. Tuttavia, non è prevista l’abolizione dell’utilizzo di gabbie negli allevamenti di pollame e suini, come richiesto dagli attivisti.
✅ Londra è stata la prima ad aver riconosciuto legalmente agli animali lo status di “esseri senzienti” con una serie di leggi che vanno a tutelare il loro benessere, ma anche l’Unione europea, nell’articolo 13 del Trattato di Lisbona del 2007 li considera come tali.
✅ Addirittura, Francia e Germania hanno inserite nel codice civile delle norme che precisano che gli animali non sono cose, pur non concedendo loro diritti ulteriori. Al di fuori dell’Ue, hanno fatto la stessa cosa anche Nuova Zelanda e Svizzera.
✅ Per quanto riguarda l’Italia, la giurisprudenza ha riconosciuto agli animali questo status, ma il codice civile continua a considerarli come oggetti. Il codice penale invece considera reati tutte quelle azioni che vanno contro le norme protettive nei confronti degli animali, tra cui il divieto di uccisione o maltrattamento.
Fonte 🗞 Agrifood Today/La Repubblica